Daniele Ventola, un giovane antropologo napoletano, ha compiuto un viaggio a piedi di 12.000 km in due anni, attraversando 11 Paesi e due continenti. Il suo obiettivo era cercare l’anima delle diverse culture e comprendere le somiglianze e le diversità con i popoli lontani. Purtroppo, il suo viaggio è stato interrotto a causa della pandemia globale, ma ogni momento del percorso è stato un traguardo per lui. Daniele è partito da Venezia dopo la laurea e ha camminato fino a Zhoukoudian, dove si trovano i resti del più antico esemplare di Homo erectus. Durante il viaggio, ha incontrato e interagito con diverse persone e ha deciso di raccontare tali incontri attraverso i social media. Nonostante le difficoltà finanziarie, è riuscito a raccogliere fondi attraverso una campagna di crowdfunding e ha incluso anche persone che avevano bisogno di aiuto durante la pandemia. Daniele ha voluto dimostrare che la tecnologia può essere utilizzata per creare relazioni umane significative. Durante il suo viaggio, ha conosciuto una ragazza in Georgia e si è innamorato di lei. Anche se la relazione è finita, Daniele è rimasto a Palermo perché sente una forte connessione con questa terra e desidera contribuire al suo sviluppo. Ora lavora come mentore e prefetto disciplinare al Gonzaga, dove condivide la sua esperienza e consapevolezza umana con gli studenti e i docenti.
Da Napoli in Cina (a piedi), Daniele sceglie Palermo: “Sento che qui ho molto da fare”
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