Crisi aziendali, confronto tra imprese e professionisti

Il Nuovo Codice della Crisi d’Impresa: Confindustria Catania presenta le opportunità e i vantaggi per le imprese

Confindustria Catania, in collaborazione con gli Ordini di avvocati e commercialisti, ha promosso un importante evento dedicato al nuovo Codice della Crisi d’Impresa. Il presidente Di Martino ha sottolineato l’importanza di questa normativa come opportunità per bloccare il fallimento dell’impresa.

L’obiettivo principale del nuovo codice è quello di prevenire la crisi aziendale anziché subirla. Questo cambio di prospettiva evidenzia l’importanza di proteggere l’operosità delle imprese, garantendone la continuità anche nei momenti di difficoltà legate alla solvibilità. Secondo il presidente Di Martino, le imprese devono essere sostenute in virtù dell’impatto economico e sociale che garantiscono al territorio in cui operano.

Durante l’evento “Cultura imprenditoriale ai tempi del codice della crisi”, sono state evidenziate le opportunità offerte dal nuovo Codice della Crisi, oltre che gli obblighi di legge. È emerso che un’azienda dotata di un impianto organizzativo solido e un business plan credibile potrà certamente salvarsi o essere meglio supportata nella fase di liquidazione.

L’avvio della procedura in tribunale è considerato l’ultima ratio, con l’obiettivo di fornire all’imprenditore l’opportunità di valutare preventivamente lo stato della propria azienda e intervenire per prevenire un potenziale declino. Si è sottolineato l’eliminazione del “carattere inquisitorio” nei confronti delle aziende insolventi, che rappresentava un tratto tipico della riforma precedente.

Il magistrato Fabio Ciraolo della IV Sezione civile-fallimentare del Tribunale di Catania ha evidenziato l’impatto oltre l’aspetto puramente economico del nuovo codice, sottolineando anche i caratteri di sostenibilità e il ruolo sociale dell’azienda.

La corretta attuazione del Codice della Crisi richiede una stretta collaborazione tra imprese, magistratura e professionisti, come evidenziato da Santi Giacona, segretario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, enfatizzando l’importanza della formazione etica e professionale.

È stata sottolineata l’importanza di una sinergia tra professionisti, imprese e istituzioni per preservare gli asset e il valore delle imprese, unendo le forze per raggiungere l’obiettivo ultimo della riforma: garantire la continuità aziendale.

Gli aspetti tecnici delle nuove norme sono stati approfonditi da Giovanni Privitera, commercialista di Audit FM, e Alberto Fichera, vicepresidente della sezione Consulenza di Confindustria Catania, sottolineando l’obbligo delle imprese di dotarsi di un adeguato assetto amministrativo, organizzativo e contabile per prevenire crisi e garantire la continuità aziendale.

Il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania, Fabio Regolo, ha evidenziato l’importanza di contrastare fenomeni di concorrenza sleale attraverso l’applicazione efficace del nuovo Codice, considerando il grave impatto dei fallimenti in Italia sull’erario.

Il convegno è stato concluso con la presentazione di casi concreti di successo, illustrati da Miriam Pace, direttore generale di Plastica Alfa, e Matteo Sicilia, Business Analyst di Tresun. Attraverso una testimonianza diretta è stato evidenziato come l’adozione degli adeguati assetti previsti dalla normativa abbia contribuito a monitorare la competitività aziendale.

In conclusione, l’evento ha fornito un’importante panoramica sulle opportunità e i vantaggi offerti dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa, evidenziando l’importanza di una corretta applicazione e collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti.

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