Tre commercianti dichiarano di non aver mai subito richieste di pizzo né di aver consegnato denaro agli esattori, ma rischiano di finire a processo per estorsione a Palermo. Il procuratore e i sostituti hanno concluso le indagini e potrebbero chiedere il rinvio a giudizio per 15 persone coinvolte nel racket. Tra di loro figurano i gestori di un bar e di un ristorante che avevano negato di aver avuto contatti con i racket. L’inchiesta ha svelato la presenza di telecamere installate da altri commercianti per “fare la trappola” agli estorsori.
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