Ingegner Raciti condannato per abuso d’ufficio a Catania: la sentenza e il caso
Il 12 Dicembre 2023, alle ore 4:59 è stata emessa la sentenza a carico dell’ingegnere Salvatore Raciti, 67 anni, per abuso d’ufficio. La terza sezione penale del Tribunale collegiale di Catania lo ha condannato in primo grado a 1 anno e 3 mesi, con pena sospesa e non menzione.
L’accusa a carico di Raciti riguardava la presunta violazione dei doveri di imparzialità in relazione alla gestione delle spiagge libere 1, 2 e 3 della Playa di Catania. Si è sostenuto che avrebbe favorito una società, assegnandole la gestione delle suddette spiagge, danneggiando al contempo un’altra società per la quale ha disposto l’annullamento dell’aggiudicazione provvisoria, rilevando presunte cause ostative che, secondo l’accusa, sarebbero inesistenti.
La sentenza è stata emessa dal tribunale presieduto da Rosa Alba Recupido, giudice Elena Maria Teresa Calamita, giudice estensore Concetta Zimmiti. La motivazione, un documento di trenta pagine, è stata depositata contestualmente. Raciti è stato imputato in veste di presidente della commissione aggiudicatrice della gara di appalto indetta dal Comune di Catania per la concessione triennale della gestione delle spiagge.
L’ingegnere si è professato innocente e ha dichiarato di aver preso la sua decisione nell’interesse esclusivo dell’ente, basandosi su una nota ricevuta da un direttore del Comune di Catania. Il suo avvocato ha confermato che sarà presentato appello, dicendosi “sereno” in vista del secondo grado di giudizio.
Secondo i giudici, però, sarebbe “emersa anche la volontà del Raciti di arrecare un ingiusto danno alla ditta” di cui fu revocata l’aggiudicazione provvisoria, correlato ad un altrettanto ingiusto vantaggio in favore della ditta concorrente.
La ditta danneggiata era presente in aula come parte civile e l’imputato è stato condannato al pagamento di un risarcimento danni, da quantificarsi in separato giudizio, oltre che alla refusione delle spese e al pagamento di una provvisionale da 5 mila euro.
Il caso ha scosso la città di Catania e ha sollevato diverse polemiche. È atteso il secondo grado di giudizio per fare luce su questa intricata vicenda. L’imputato si appella alla sua innocenza, mentre l’accusa sostiene che sono emersi elementi sintomatici e indizi fattuali che dimostrerebbero la colpevolezza di Raciti.
La sentenza ha destato scalpore e continuerà a tenere banco nelle cronache locali. Sono attese reazioni e sviluppi in merito a questa vicenda che coinvolge un funzionario del Libero consorzio di Catania e il Comune. Resta da vedere come evolverà la situazione e se verrà fatta piena luce sui fatti contestati all’ingegnere Raciti.
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