Condannato a 2 anni il vice presidente del consiglio comunale di Catania per corruzione elettorale

Il vicepresidente del Consiglio Comunale di Catania condannato per corruzione elettorale

La sentenza

Il vicepresidente del Consiglio Comunale di Catania, Riccardo Pellegrino è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, per corruzione elettorale. La sentenza, che lo ha assolto da due dei cinque capi d’imputazione che erano contestati, è stata emessa dalla quarta sezione monocratica del Tribunale a conclusione del processo su indagini della Dia sulle elezioni regionali in Sicilia del 2017.

L’inchiesta

L’inchiesta avrebbe portato a scoprire un presunto sostegno dato, con la «consegna di denaro» e il «pagamento di 50 euro a voto», per «ottenere consensi in favore di Riccardo Pellegrino», che era candidato nelle liste di Forza Italia.

Condanne e assoluzioni

Condannati a 6 mesi il padre del politico, Filippo Pellegrino, Giuseppe Panebianco, Ivan Andrea Guarrera, Salvatore Gulisano, Gesualdo Briganti e Salvatore Di Benedetto. Assolti gli ex sindaci di Mascali e Aci Catena, Biagio Susinni e Ascensio Maesano, e Antonino Castorina e Antonio Di Benedetto. Il Tribunale ha disposto la sospensione del diritto elettorale e dai pubblici uffici per cinque anni per Pellegrino e per due anni per gli altri imputati condannati e ha sospeso il termine dell’esecuzione della pena per il vicepresidente del Consiglio Comunale di Catania e per Guarrera, Panebianco e Salvatore Di Benedetto.

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