Cicero e la sua megalomania

La sindacatura di Ciolino del 1993: un altro punto di vista

Quando si parla della sindacatura di Angelo Ciolino a Castelbuono, spesso si sente parlare del ruolo di Mario Cicero, attuale sindaco della città. Tuttavia, è importante considerare anche altri punti di vista su quel periodo storico.

Un’interpretazione egocentrica

Mario Cicero, attualmente al suo 17° anno di sindacatura, sembra attribuire a se stesso un ruolo egemone anche nel periodo che va dal 1993 al 1997, quando il sindaco non era lui ma il prof. Angelo Ciolino. Nonostante fosse un semplice assessore in quegli anni, sembra rivendicare un ruolo predominante in quella straordinaria stagione politica.

Una narrazione riduttiva

Le affermazioni di Cicero, come ad esempio quella sull’acquisto di automezzi usati, sembrano ridurre l’importanza e la complessità degli avvenimenti di quel periodo. Le scelte politiche e amministrative erano il risultato del lavoro di un intero organo collegiale, non di un singolo individuo.

Una visione distorta

Portare ad esempio il singolo acquisto di un trattore usato fra tanti altri atti importanti dell’Amministrazione può distorcere la comprensione di quegli anni. È importante considerare il contesto più ampio, che include una vasta gamma di decisioni e azioni amministrative.

Conclusioni

L’interpretazione egocentrica di Cicero sembra appropriarsi indebitamente di un’esperienza politicoo. È importante considerare altri punti di vista e non ridurre la complessità di quegli anni a una narrazione unilaterale.

Ciò ci porta a riflettere sull’importanza di un’analisi approfondita e completa della storia politica locale, al di là delle narrazioni personali.

– Sindacatura Ciolino del 1993
– Mario Cicero
– Movimento Democratico per Castelbuono


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