Cerimonia in memoria del prof. Giuseppe Ferrara
Oggi si è svolta la cerimonia in memoria del prof. Giuseppe Ferrara, illustre cittadino di Enna, che si è distinto nella lotta contro la tubercolosi e le malattie polmonari. Nato nel 1904, il prof. Giuseppe Ferrara è stato il primo sindaco di Enna dopo la liberazione e il primo assessore regionale alla Sanità.
Dettagli della cerimonia
La cerimonia si è articolata in due momenti: il primo alle ore 10 presso la sala consiliare del Comune di Enna, dove sono stati espressi i saluti istituzionali da parte del presidente del consiglio comunale, Paolo Gargaglione, del vicepresidente dell’Ordine dei Medici, dott. Gaetano Adamo. Sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, il commissario straordinario dell’ASP Enna, Francesco Iudica, Roberta Malaguarnera per l’Università Kore, il presidente della Kore, Cataldo Salerno, i figli Aldo Ferrara Massari, docente di Malattie Respiratorie presso le Università degli Studi di Milano e Siena, e Cettina Ferrara Gramignani.
Alle ore 12, presso la sede della direzione generale dell’ASP di Enna, la scultura in memoria del prof. Giuseppe Ferrara è stata svelata dalla prof.ssa Cettina Ferrara Gramignani.
I momenti storici ricordati
Durante la cerimonia svoltasi presso la sala consiliare, negli interventi dei relatori sono stati ricordati anche i momenti storici affrontati in qualità di primo sindaco di Enna, Maurizio Dipietro ha illustrato, tra l’altro, l’opera di ricostruzione degli edifici e delle strade, seguita dal Ferrara in veste di primo cittadino subito dopo il bombardamento della città nel luglio 1943.
La presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Roberta Malaguarnera, ha messo in risalto le doti elevatissime di clinico e di docente del prof. Ferrara, direttore fino al 1974 del Consorzio Antitubercolare Provinciale di Enna.
Il commissario straordinario dell’ASP di Enna, Francesco Iudica, ha posto in evidenza, tra i tanti meriti, l’attenzione mostrata nell’arco dell’intera esistenza dal prof. Ferrara verso “l’uomo che soffre” che “impegna tutti, istituzioni e operatori, a dare continuità a quanto ci ha lasciato”.
I figli, Aldo e Cettina, hanno rievocato la statura morale del padre come persona impegnata su più fronti ringraziando le comunità ennesi e le loro istituzioni per l’omaggio dedicato alla sua figura.
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