Catania-Turris: GOS ci fa vivere, ma il clamore manca.
Catania è molto più che una città; è un luogo colmo di storia, cultura, passione e tradizione calcistica. Dopo quindici anni di assenza, ho avuto l’opportunità di tornare a visitare lo stadio Massimino e di immergermi nell’atmosfera della città. Nonostante le limitazioni imposte alle curve di casa e l’assenza degli ospiti, ho avuto l’occasione di riscoprire la bellezza e l’importanza di questo luogo, che è molto più di una semplice struttura sportiva.
Catania è una città che conserva ancora oggi un’anima molto popolare, ricca di tradizioni e di una fierezza e appartenenza per la propria squadra di calcio. Le mura che circondano il Castello Ursino sono intrise delle scritte delle due curve rossazzurre, e in tutta la città è possibile vedere adesivi e sciarpe che richiamano ai colori del club. La passione per il calcio è palpabile ovunque, e esprime l’identità e la storia della città.
Il ritorno allo stadio Massimino è stato un momento emozionante, che mi ha permesso di rivivere la celebre locuzione “Clamoroso al Cibali”, con cui il cronista Sandro Ciotti annunciò il successo dei rossazzurri sull’Inter nel 1961. La visita allo stadio mi ha fatto capire quanto l’atmosfera e la passione del calcio siano importanti, e come il luogo stesso sia parte integrante di questa esperienza.
Tuttavia, non tutto è stato perfetto durante il mio soggiorno a Catania. La limitazione imposte ai tifosi ospiti durante la partita di Serie C tra Catania e Turris mi ha fatto riflettere sulle ingiustizie e le restrizioni che possono influenzare negativamente l’esperienza calcistica. La decisione di limitare i biglietti per i tifosi ospiti, senza fornire alcuna motivazione ufficiale, è stata un fattore che ha influenzato negativamente lo spettacolo e ha minato il senso di equità nel mondo del calcio.
La passione per il calcio e la rivalità tra le squadre non dovrebbero essere ostacolate da decisioni arbitrarie e ingiustificate. La libertà di sostegno e partecipazione alle partite dovrebbe essere garantita a tutti, senza distinzioni ingiustificate. Soprattutto nelle serie minori del calcio italiano, dove i club dipendono enormemente dagli incassi delle partite, è fondamentale garantire una gestione equa e ragionevole delle trasferte e dei tifosi ospiti.
Nonostante le criticità, la mia visita a Catania è stata un’esperienza memorabile, che mi ha permesso di apprezzare la città, la sua storia e la sua passione per il calcio. Spero che in futuro si possa garantire una maggiore equità e libertà per tutti i tifosi, in modo da preservare l’autenticità e l’essenza del calcio italiano.
– Stadio Massimino
– Catania
– Serie C
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