Catania: ritardi nella realizzazione della gigafactory di pannelli solari
Proteste dei lavoratori
Il cantiere per la realizzazione della gigafactory di pannelli fotovoltaici più grande d’Europa, che avrebbe dovuto garantire 700 posti di lavoro, ha subito ulteriori ritardi, suscitando preoccupazioni tra i lavoratori e le organizzazioni sindacali. In particolare, le segreterie della federazione Ugl Chimici della regione e di Catania hanno indetto un sit-in di protesta davanti allo stabilimento Enel green power 3Sun nella Zona industriale di Catania.
Segnali preoccupanti
Le proroghe del cantiere, uniti alla possibile cessione del 50% del pacchetto azionario a fondi di investimento, hanno sollevato dubbi sul futuro della gigafactory e dei posti di lavoro ad essa associati. Inoltre, il recente silenzio sui lavori e il trasferimento di un top manager da Catania alla sede principale Enel a Roma hanno alimentato ulteriori preoccupazioni.
Richieste di chiarimento
La Ugl Chimici Sicilia e Catania ha espresso la propria preoccupazione riguardo alla potenziale dismissione o ridimensionamento del progetto, e ha chiesto a Enel green power 3Sun di fornire rassicurazioni sul futuro della gigafactory e di riconoscere alcuni istituti contrattuali per i lavoratori. Gli esponenti sindacali hanno sottolineato l’importanza del polo industriale per l’economia locale e l’occupazione, e hanno richiesto risposte immediate.
Alla luce di queste preoccupazioni, i lavoratori e le organizzazioni sindacali si aspettano un impegno da parte delle autorità e delle aziende coinvolte per garantire la realizzazione e il successo della gigafactory e la tutela dei posti di lavoro.
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