Bufera a Marsala: Grillo, «Non ero sindaco»

Scandalo nelle assunzioni al Comune di Marsala

Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, si è trovato al centro di una controversia dopo la notizia relativa all’assunzione al Comune dell’équipe multidisciplinare, che ha visto tra i suoi membri la figlia del presidente della commissione esaminatrice. Grillo è stato eletto nel 2020, mentre il concorso per soli titoli è stato bandito nel 2018, sotto l’amministrazione del precedente sindaco, Alberto Di Girolamo.

Le polemiche sulle assunzioni

Uno dei punti critici riguarda l’assunzione a tempo indeterminato di Francesca Fiocca, figlia del presidente della commissione esaminatrice, dopo che suo padre era andato in pensione nel luglio del 2022. Prima di questo, Francesca era impiegata nell’ente comunale «Marsala-Schola», dove il padre era anche componente del Consiglio di amministrazione.

La decisione di stabilizzare il personale precario nel settore Servizi sociali, presa dalla nuova amministrazione di Grillo, ha sollevato polemiche sulla correttezza dei processi di assunzione del passato, soprattutto considerando l’eventuale conflitto di interessi.

La difesa del sindaco

Il sindaco Grillo ha difeso le azioni della sua amministrazione, dichiarando di aver agito in base al parere dell’Avvocatura comunale e di aver seguito la legge Madia per stabilizzare il personale precario. Ha inoltre puntato il dito verso l’ex sindaco Di Girolamo, sostenendo che la responsabilità del concorso del 2018 ricade su di lui e sulla sua amministrazione.

Grillo ha espresso la volontà di fare chiarezza sulla vicenda, invitando il segretario comunale ad attivarsi per adottare tutte le azioni necessarie a dissipare le controversie e ad assicurare la trasparenza nei processi di assunzione del Comune di Marsala.

– Concorso per soli titoli
– Équipe multidisciplinare
– Legge Madia


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