Il procuratore generale Maurizio Bonaccorso ha riferito che Arnaldo La Barbera, poliziotto capo del gruppo Falcone Borsellino, avrebbe versato ingenti somme di denaro sul suo conto corrente nei primi anni ’90, non compatibili con il suo stipendio. Durante un’udienza sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio, è stato annunciato il deposito di nuovi atti e documenti riguardanti perquisizioni nella casa dell’ex moglie di La Barbera, che hanno rivelato versamenti di contante consistenti. La sua condotta finanziaria solleva sospetti sul suo tenore di vita molto superiore alla media italiana per quell’epoca.
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