Genitori della bambina ustionata presentano denuncia querela: la ricostruzione dell’accaduto
I genitori della bambina ustionata nella scuola primaria del Plesso Foderà a Vittoria hanno deciso di prendere delle misure legali, presentando una denuncia querela presso la procura della Repubblica del Tribunale di Ragusa. L’obiettivo è richiedere chiarezza sui fatti accaduti e ricostruire l’esatta dinamica di quanto è avvenuto il 30 gennaio scorso, quando dell’acqua ad alta temperatura è fuoriuscita dalla valvola di un termosifone, colpendo in pieno la bambina e causandole ustioni gravi ai glutei, alle cosce e alle gambe.
La bambina, di soli otto anni, è attualmente ricoverata nel reparto di Chirurgia plastica e Centro grandi ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania, dove si trova ancora in terapia intensiva. Fortunatamente, la sua condizione è in miglioramento e non corre più pericolo di vita. Tuttavia, la famiglia ha deciso di agire legalmente per ottenere giustizia e verità sui fatti accaduti.
I legali incaricati dalla famiglia, Andrea Nicosia e Giovanni Bongiorno, hanno presentato una richiesta di accesso agli atti presso l’Istituto scolastico (l’istituto comprensivo San Biagio – Rodari) e presso il Comune di Vittoria al fine di acquisire la documentazione riguardante la condizione degli impianti e gli interventi di manutenzione degli impianti termici. La ricostruzione della dinamica degli avvenimenti si è resa necessaria per comprendere pienamente l’accaduto e stabilire eventuali responsabilità.
Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri, con l’obiettivo di fare luce sulla situazione e garantire giustizia per la bambina e la sua famiglia. Si tratta di un evento tragico che ha scosso l’intera comunità e che richiede risposte immediate e concrete.
La sicurezza e l’incolumità dei bambini nelle scuole devono essere una priorità assoluta, e ogni incidente o situazione di pericolo deve essere affrontato con la massima serietà e responsabilità. La speranza è che questa vicenda possa portare a un rafforzamento delle misure di sicurezza e controllo negli ambienti scolastici, per garantire che simili eventi non accadano mai più.
In un momento così delicato, la solidarietà e il sostegno della comunità sono fondamentali per la famiglia della bambina, che si trova ad affrontare una situazione estremamente difficile. La speranza è che la verità venga fatta emergere e che giustizia sia fatta per la piccola vittima di questo grave incidente.
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