Biagio Conte: “Palermo: la coscienza più autentica”

“Ti posso chiamare fratello?” – Il libro che celebra l’eredità di Biagio Conte

Un’opera che emoziona e celebra la vita di un missionario straordinario

Un libro che emoziona e ricorda la consapevolezza che fratel Biagio ha fatto nascere nei cuori di tutti. “Ti posso chiamare fratello?” è la pubblicazione a firma dei giornalisti Alessandra Turrisi e Roberto Puglisi, con la prefazione dell’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, che ricorda la vita e l’eredità spirituale di Biagio Conte, missionario di speranza e carità.

L’opera è stata presentata in Cattedrale, a pochi giorni dal primo anniversario della morte del missionario laico, che con il suo amore verso Dio e il prossimo e le sue battaglie, ha lasciato un segno, un’eredità per la Chiesa e per la società tutta. Le 230 pagine sono un ringraziamento e un tributo agli insegnamenti di Biagio che hanno cambiato i cuori di tanti. Perché lui, con la sua vita, ha mostrato quanto forte e potente può essere l’amore.

Un tributo alla vita straordinaria di Biagio Conte

«Un’esperienza davvero forte di ricostruzione della memoria – spiega Alessandra Turrisi – di tutto quello che Biagio è stato e ha fatto per Palermo. Abbiamo raccontato il suo percorso vocazionale e anche delle sue battaglie non violente per difendere gli ultimi, per trovare risorse per i più poveri, per dare una seconda possibilità a coloro che sembrava non avessero. È stato un tornare sui passi che sono stati percorsi da lui in tutti questi anni. Lo abbiamo fatto anche per coloro i quali non lo hanno conosciuto, affinché potessero nutrirsi della sua testimonianza che parla ancora oggi. Biagio Conte ha interpretato la coscienza più vera di questa città e ha fatto capire a tutti che bisogna prendersi cura gli uni degli altri e spesso lo dimentichiamo. Per ciascuno ha fatto qualcosa. Tutti coloro che bussano alla sua porta della Missione trovano qualcuno ad ascoltarli».

Un’umile testimonianza di un’amicizia e di un’ispirazione duratura

Roberto Puglisi, l’altro autore, si commuove ricordando l’amico fratello Biagio Conte: «Dentro questo libro c’è la storia di un uomo che ha attraversato Palermo e il mondo con i suoi occhi azzurri. Il libro nasce dall’amicizia tra me e Alessandra Turrisi – dice -. Abbiamo deciso di mettere insieme pezzi del cammino che abbiamo fatto con Biagio Conte ed è semplicemente un’umile testimonianza che consegniamo alla città per raccontare quello che Biagio è stato e quello che sarà per sempre. Biagio è un amico, una persona che ci sta vicino, una persona che ti guarda e ti dice che non sei solo, che ti vede in strada quando soffri e si china su di te e se non ti risolve il problema lo risolve. Ti ricorda comunque che sei un essere umano».

Un’impronta indelebile nella vita di Palermo e oltre

Alla presentazione del libro anche monsignor Lorefice: «Tutto quello che nella vita si fa motivati dal dono totale di sé – commenta l’arcivescovo di Palermo – non solo feconda ma germina frutti. La sua testimonianza attraversa vite, esperienze, corpi, incontri, volti che custodiscono una memoria vivente. Lo sentiamo in mezzo a noi».

Nel video le interviste ad Alessandra Turrisi, Roberto Puglisi e Corrado Lorefice

– Biagio Conte: missionario, speranza, carità


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