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Assoluzione difensori per maltrattamenti shock ai bimbi dell’asilo

Le insegnanti imputate di maltrattamenti: le difese chiedono l’assoluzione

Il processo che vede imputate due insegnanti, Giovanna Guastella e Giovanna Campailla, davanti al Tribunale di Ragusa, per maltrattamenti aggravati e in concorso ai danni dei bambini della classe di una scuola dell’infanzia di Vittoria nel Ragusano, ha visto oggi la parola passare alle difese.

Il Pubblico ministero, nella scorsa udienza, aveva chiesto la condanna per entrambe a due anni di reclusione ciascuna, con la concessione delle attenuanti generiche per il contegno processuale, prevalenti sulla contestata aggravante.

“Un clima di terrore in quella classe – aveva detto il pm – e schiaffi, tirate di capelli, espressioni verbali violente e minacciose non possono rientrare nella fattispecie dell’abuso dei mezzi di correzione ma sono configurabili come maltrattamenti”. Una ventina le parti offese, che in gran parte si sono costituite parte civile e i cui avvocati si sono già espressi ritenendo configurato il reato contestato alle maestre.

Le difese delle imputate hanno sottolineato che “maltrattamenti”, secondo la Giurisprudenza e i costanti pronunciamenti della Cassazione, si prefigurano quando le condotte siano costanti, mortificanti e instaurino un clima di intimidazione e terrore lasciando pesanti strascichi nelle vittime. In ogni intervento dei quattro difensori, sono state citate perizie e consulenze che riportano che i bambini non avrebbero sofferto di alcun disturbo post traumatico.

Secondo le difese, le condotte imputate alle insegnanti non hanno provocato un clima di terrore in classe. Al contrario, i bambini risultavano sereni anche dopo i rimproveri. Le difese chiedono l’assoluzione delle due maestre con varie sfumature, in subordine, la derubricazione del reato, minimo della pena e sospensione della stessa.

I difensori hanno citato episodi di comportamenti tra bambini, come botte, schiaffi, pedate e morsi, oltre a situazioni in cui le insegnanti sarebbero intervenute per calmare gli animi. Inoltre, è stato evidenziato come le maestre avessero organizzato feste insieme ai bambini e alle mamme, lavorando insieme e mostrando affetto e affettuosità verso i bambini.

Le difese hanno anche lamentato che non viene mai mostrato ciò che accade prima, durante e dopo gli eventi, cosa che invece farebbe chiarezza in merito. Tutte le difese hanno chiesto l’assoluzione delle due maestre, sottolineando che, nonostante episodi di “sculacciata” e “scappellotto”, non è stato mai usata violenza e che tali azioni erano volte a scongiurare situazioni di grave pericolo.

Il processo continua con l’attesa della decisione del Tribunale di Ragusa.

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