Andrea Cangemi: tornare in carcere per la morte di Francesco Bacchi
La decisione del giudice per le indagini preliminari di concedere gli arresti domiciliari ad Andrea Cangemi, il giovane di Partinico accusato dell’omicidio preterintenzionale di Francesco Bacchi, ha sollevato polemiche e ha portato la Procura a presentare appello al tribunale del Riesame.
Una misura non appropriata
La difesa aveva sostenuto che Cangemi fosse incensurato e che non vi fosse pericolo di fuga, ottenendo così la concessione degli arresti in casa. Tuttavia, la Procura ha evidenziato che ci sono tutte le condizioni affinché l’indagato possa tornare in cella, al fine di mettere al riparo le indagini da qualsiasi possibilità di inquinamento delle prove.
La dinamica dell’omicidio
La vicenda ha avuto luogo il 14 gennaio durante una rissa iniziata all’interno e proseguita fuori dalla discoteca Medusa di Balestrate. Gli inquirenti stanno ancora cercando di chiarire la dinamica esatta dell’accaduto. Secondo una ricostruzione basata sull’analisi di un filmato proveniente da una telecamera della zona, sembrerebbe che dopo essere stato colpito con due pugni alla schiena, Cangemi abbia reagito con violenza, sferrando prima un calcio al torace e poi uno successivo al collo di Bacchi, causandone la morte.
La decisione del tribunale del Riesame
Il tribunale del Riesame dovrà ora riesaminare la decisione del giudice per le indagini preliminari e decidere se revocare la misura degli arresti domiciliari e far tornare Andrea Cangemi in carcere, in attesa del processo. La comunità locale e l’opinione pubblica sono in fermento, divise su quale sia la giusta decisione da prendere in questo delicato caso.
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