Assolto chef Chiaramonte nel processo droga a Catania.

Assolto il cuoco Carmelo Chiaramonte da tutte le accuse di detenzione di sostanze stupefacenti

La sentenza

La quarta sezione del Tribunale di Catania ha emesso una sentenza assolvendo il cuoco Carmelo Chiaramonte da tutte le accuse relative alla detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio e al loro utilizzo in alimenti addizionati. Questo verdetto segna la conclusione di un procedimento incardinato su un’indagine avviata nel settembre 2019 dai carabinieri di Pedara.

La difesa di Chiaramonte

Difeso dall’avvocato Rita Lucia Faro, il cuoco si è sempre dichiarato estraneo a tutte le accuse mosse nei suoi confronti. Ha spiegato che nel periodo oggetto delle indagini era impegnato ad approfondire gli aspetti relativi all’effetto terapeutico della cannabis senza Thc come terapia del dolore, in particolare con riferimento ai benefici della sostanza tramite la somministrazione nell’alimentazione dei malati oncologici.

La reazione di Chiaramonte

Dopo la sentenza, Chiaramonte ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di essere felice e di avere sempre avuto fiducia nella giustizia. Ha definito l’indagine un clamoroso equivoco e una grave minaccia alla sua reputazione, accompagnata da un atteggiamento superficiale di disinformazione nella diffusione delle notizie.

Il cuoco si è detto sereno nell’attesa dell’esito e ha sottolineato di aver sempre difeso la propria innocenza, affidandosi alla credibilità guadagnata in anni di studio e lavoro.

In questo articolo abbiamo parlato della sentenza emessa dalla quarta sezione del Tribunale di Catania che ha assolto Carmelo Chiaramonte da tutte le accuse relative alla detenzione di sostanze stupefacenti. Il cuoco era stato accusato di utilizzare tali sostanze in alimenti addizionati. Difeso dall’avvocato Rita Lucia Faro, Chiaramonte si è sempre dichiarato estraneo alle accuse e ha spiegato di essere stato impegnato nello studio degli effetti terapeutici della cannabis senza Thc, in particolare in relazione alla terapia del dolore nei malati oncologici. In seguito alla sentenza, Chiaramonte si è detto felice e sereno, sottolineando di aver sempre difeso la propria innocenza.

– Chef Carmelo Chiaramonte
– Tribunale di Catania
– Sostanze stupefacenti


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