Arrestata Martina Gentile per essere stata «postina» di Messina Denaro
Tribunale per i minorenni di Palermo sospende la responsabilità genitoriale di Martina Gentile
Il tribunale per i minorenni di Palermo ha sospeso la responsabilità genitoriale di Martina Gentile, di Campobello di Mazara, finita agli arresti domiciliari con l’accusa con l’accusa di avere aiutato il boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro. I giudici hanno anche disposto che faccia un percorso di recupero, partecipando ad attività di formazione organizzate da associazioni antimafia.
La richiesta del procuratore dei minori
Il provvedimento è stato chiesto dal procuratore dei minori Claudia Caramanna a tutela della figlioletta della donna, arrestata per favoreggiamento dell’allora latitante, che fu poi arrestato un anno fa e successivamente è morto in carcere per il tumore che lo affliggeva da tempo. Martina Gentile, figlia di Laura Bonafede (quest’ultima in carcere, per gli inquirenti ha avuto una lunga relazione con il boss), dovrà frequentare dei corsi tenuti da un’associazione antimafia.
Le dichiarazioni di Martina Gentile
Martina Gentile era finita ai domiciliari a dicembre scorso. Davanti al giudice per le indagini preliminari Alfredo Montalto, Martina Gentile si era avvalsa della facoltà di non rispondere. La donna aveva però chiesto di fare dichiarazioni spontanee, spiegando che da bambina ha voluto bene a Matteo Messina Denaro, ma ultimamente aveva capito di avere sbagliato. Quasi un dietrofront il suo, circa i sentimenti nutriti nei confronti dell’ormai defunto boss. Una linea dettata probabilmente anche dal fatto che sapeva di rischiare di perdere la figlioletta di tre anni.
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