: Vittima a Palermo rivive il trauma: «Ho rivissuto quella notte maledetta». Come sta ora
Stupro a Catania: Parla Asia, la ragazza violentata a Palermo
Emozioni contrastanti
Asia, la giovane palermitana vittima di una violenza di gruppo simile a quella accaduta a Catania a una 13enne, esprime “dolore e comprensione” per la ragazza e invita a trattare queste vicende “con il massimo rispetto”. Tuttavia, accusa la stampa di dipingerla come una “poco di buono” e racconta l’odio e la sofferenza che ha dovuto affrontare a causa delle illazioni.
Le dichiarazioni di Asia
Secondo le dichiarazioni dell’avvocato Carla Garofalo, Asia si è sentita di nuovo vittima quando ha appreso della violenza subita dalla 13enne a Catania. Ha parlato dello strazio che vive quotidianamente e del “linciaggio” subito attraverso i social e la stampa. Asia si è difesa dalle accuse infamanti, sottolineando di essere stata vittima di un’aggressione brutale e di essere stata oggetto di menzogne e calunnie.
La situazione attuale di Asia
Dopo essere stata ospitata in una comunità protetta, lontano dalla sua città, Asia è tornata a vivere con la sua famiglia ma continua a subire il peso delle accuse e delle illazioni. Sembra stanca di essere oggetto di continue menzogne e accuse infamanti, anche da parte dei legali degli aggressori, che cercano di far passare Asia come “consenziente”. Nonostante tutto, Asia ha deciso di denunciare coloro che hanno diffuso notizie non veritiere.
La denuncia di Asia
Asia ha annunciato di voler denunciare coloro che hanno diffuso notizie false e ha anche pubblicato su Instagram un post con la scritta “Mi fate schifo” riferendosi alla vicenda della 13enne violentata a Catania. Ha chiarito che non si tratta di razzismo, ma di difendersi dalle accuse infondate. L’avvocato Garofalo ha fatto sapere che la sua assistita intende agire legalmente contro chiunque abbia diffamato la sua reputazione.
Conclusione
La storia di Asia è dolorosa e complessa, e mette in luce le difficoltà che le vittime di violenza sessuale devono affrontare non solo durante l’aggressione, ma anche nel lungo percorso di giustizia e riparazione. È importante dare voce alle vittime e combattere la diffusione di notizie false e pregiudiziali che aggravano il dolore e l’ingiustizia già vissuti. Asia ha deciso di non tacere e di lottare per la verità, e merita il massimo rispetto e sostegno nella sua battaglia per la giustizia.
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