**La grana dell’offerta anomala: Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale costretta a rigare dritto**
Il 11 Febbraio 2024, alle ore 05:01, la città di Catania si ritrova al centro di una controversia legale inaspettata riguardante l’aggiudicazione di un’appalto per la pulizia e il disinquinamento degli specchi acquei portuali e delle relative linee di battigia dei porti di Catania e Augusta, in provincia di Siracusa. L’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale si trova ad affrontare la questione dell'”offerta anomala” nel bando, sollevando dubbi sulla procedura di aggiudicazione.
L’appalto, del valore di 350 milioni di euro, è stato assegnato a un raggruppamento d’imprese, in parte coincidente con quello del project financing. Tuttavia, il Tribunale amministrativo regionale di Catania ha dichiarato che il ribasso del 41 per cento sulla base d’asta è troppo elevato, e ha ordinato che l’aggiudicazione venga riconsiderata.
Questo caso si inserisce in un contesto più ampio, con legami diretti con il project financing e altre controversie legali nell’ambito delle appaltazioni pubbliche. La società Neotek srl, che opera nel settore dei rifiuti e delle bonifiche ad Augusta, ha presentato ricorso contro l’aggiudicazione di una gara d’appalto bandita dall’Autorità portuale della Sicilia orientale. Il bando si riferisce ai servizi di pulizia degli specchi acquei delle aree portuali e viene pubblicato all’inizio di settembre 2023.
L’apertura delle buste rivela che solo due proposte sono state presentate, di cui una proveniente dal raggruppamento temporaneo d’imprese composto da La Portuale II e Patania srl, che offre un ribasso del 41,32 per cento. La seconda busta è quella di Neotek, che presenta un ribasso dell’1,33 per cento. Entrambe le offerte vengono ritenute congrue, senza alcuna anomalia. Ma la controversia sulla congruità delle offerte emerge chiaramente.
La situazione si complica quando si mettono in luce i dettagli economici del contratto e si evidenziano le criticità delle offerte. Il Tar di Catania decide di non concedere una sospensiva della gara inizialmente, ma in seguito emette una sentenza di merito che solleva dubbi sulla ragionevolezza e logicità delle decisioni prese dall’Autorità portuale. Il Tar dichiara che l’offerta anormalmente ribassata deve essere sottoposta a maggiori controlli, al fine di garantire il miglior servizio possibile per i porti di Catania e Augusta.
In conclusione, questa controversia mette in luce non solo le questioni legali e amministrative legate alle appaltazioni pubbliche, ma anche l’importanza di garantire procedure di aggiudicazione trasparenti e corrette, in modo da tutelare l’interesse pubblico e garantire la qualità dei servizi offerti. La decisione del Tribunale amministrativo regionale di Catania richiama l’attenzione sull’importanza di seguire criteri oggettivi e razionali nell’aggiudicazione degli appalti pubblici.
à di Sistema portuale Sicilia orientale
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