L’aggressione dell’arbitro: squalifica e inibizione per un allenatore
Avrebbe insultato e aggredito l’arbitro trascinandolo nello spogliatoio dopo la partita: scatta così la squalifica del campo di gioco e l’inibizione per 4 anni per un allenatore di terza categoria. I fatti risalgono allo scorso 14 gennaio durante la gara tra il Muxar e il Burgio a Sant’Angelo Muxaro, nell’Agrigentino.
La dinamica dell’incidente
Secondo quanto si legge dai verbali, “durante il secondo tempo, a seguito dell’infortunio di un calciatore del Muxar, il direttore di gara autorizzava l’ingresso nel rettangolo di giuoco del dirigente accompagnatore ufficiale della medesima società Angelo Leto il quale, dopo aver prestato le cure all’infortunato, con fare minaccioso si avvicinava all’arbitro affrontandolo faccia a faccia gridando e pronunciando nei confronti dello stesso direttore di gara frasi offensive. A seguito della notifica del provvedimento di espulsione, tentava di colpire con un pugno l’ufficiale di gara che tuttavia riusciva a schivarlo. Una volta allontanato, la gara poteva riprendere e veniva regolarmente portata a termine”.
Le conseguenze dell’aggressione
L’episodio ha portato alla squalifica del campo di gioco e all’inibizione per 4 anni per l’allenatore coinvolto. Questo tipo di comportamento non può essere tollerato in un contesto sportivo e le autorità competenti devono intervenire con fermezza per evitare che simili episodi si ripetano. L’arbitro ha il diritto di essere rispettato e protetto durante lo svolgimento della sua attività e ogni forma di violenza o minaccia nei suoi confronti va punita con severità.
– Arbitro trascinato nello spogliatoio
– Allenatore di terza categoria
– Inibizione per 4 anni
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