L’addio ad Aron, il pitbull bruciato vivo: il dolore dell’associazione Lav
Un gesto di crudeltà inaccettabile
È il giorno dell’addio ad Aron, il pitbull bruciato vivo dal suo padrone in via delle Croci a Palermo. La Lav, che si è occupata del cane durante i giorni critici del ricovero in una clinica veterinaria, ha condiviso sui social un post pieno di dolore.
Scuse e lotta contro l’ignoranza
«Abbiamo ricevuto dalla Procura l’autorizzazione per occuparci del corpo di Aron – scrive l’associazione -. Oggi lo abbiamo salutato per l’ultima volta e gli abbiamo chiesto scusa. Scusa per tutto il male subito dalla crudeltà umana. Scusa perché ancora le pene nei casi di maltrattamento, soprattutto per gesti efferati come quello che ha subito, sono ancora inadeguate. Scusa perché ci sono umani che ancora non riconoscono l’Altro, non riconoscono agli altri animali il diritto alla vita. Tutti nasciamo col desiderio di stare bene, di essere felici e di essere amati. Scusa Aron, perché hai conosciuto troppo tardi l’amore nei tuoi confronti. Non possiamo far altro che continuare a combattere l’ignoranza e a dialogare con le istituzioni per liberarci da tutte le forme di maltrattamento. Ciao Aron».
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