Palermo, piscina comunale mobile: Giliberi (Telimar) critica i costi faraonici
L’idea di realizzare una piscina comunale mobile nell’ex sala stampa di Italia ’90, nota come “Pallone”, sta generando una controversia a Palermo. Il presidente del Telimar, Marcello Giliberi, ha espresso preoccupazione per i costi eccessivi del progetto, sottolineando la necessità di una struttura minimale in grado di soddisfare le esigenze delle società sportive senza ricorrere a opere faraoniche.
L’aumento dei costi per la realizzazione dell’impianto ha portato alla cancellazione della voce di spesa dai fondi dell’avanzo vincolato, suscitando delusione non solo nel sindaco Roberto Lagalla, ma anche tra le società sportive cittadine. Giliberi ha dichiarato: “Immaginare di spendere 8 milioni su un impianto temporaneo mi sembra una cosa folle”.
L’assessore Alessandro Anello ha rassicurato che i fondi per la piscina sono previsti nel bilancio di previsione, ma ha ammesso che i costi lievitati hanno reso necessario posticipare l’impegno delle risorse.
Tuttavia, Anello ha assicurato che i lavori sull’impianto principale di viale del Fante inizieranno entro aprile 2024, senza lasciare alcun periodo di vacatio impiantistico per le società sportive. Ha anche chiarito che la scelta della posizione della piscina mobile è ancora al vaglio dei tecnici.
In conclusione, nonostante le incertezze sui costi e sulla tempistica, si spera che la situazione possa trovare una soluzione concreta nell’incontro previsto tra una delegazione del consorzio Palermo al Vertice e l’assessore Anello. È fondamentale garantire un impianto che soddisfi le esigenze sportive della città senza gravare eccessivamente sulle finanze pubbliche.
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