A Lagalla, il rimpasto sembra non sufficiente, centrodestra fa fatica a compattarsi.

La coalizione di centrodestra in difficoltà

Dopo il rimpasto in Giunta portato a termine dal sindaco Roberto Lagalla, la coalizione di centrodestra a Palermo sta affrontando una fase di difficoltà nella ricerca della maggioranza in Consiglio Comunale. I lavori d’aula nelle ultime sedute non sono riusciti ad essere avviati a causa della mancanza del numero legale, generando frustrazione e preoccupazione all’interno della coalizione.

Problematiche interne alla coalizione

I dissidi non risolti all’interno della coalizione di centrodestra sono emersi durante la discussione del ‘regolamento movida’, evidenziando fratture e tensioni che hanno impedito un’efficace coordinamento all’interno del Consiglio Comunale.

Le sfide per il sindaco Lagalla

Nonostante il recente rimpasto in Giunta, alcuni partiti all’interno della coalizione, come Fratelli d’Italia e Nuova DC, hanno manifestato disaccordi e le richieste di inserimento di nuovi assessori non sono state soddisfatte, generando ulteriori tensioni e dissidi.

Le analogie con l’Ars

La mancanza di coesione e la difficoltà nel ottenere i voti necessari alla coalizione richiamano anche quanto avvenuto all’Ars, evidenziando una crisi di maggioranza che richiede una risoluzione urgente.

Le critiche del centrosinistra e delle opposizioni

Le opposizioni, in particolare Progetto Palermo, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Oso e Gruppo Misto, hanno piovuto critiche sull’incapacità della maggioranza di affrontare temi cruciali per la città, quali i servizi per i disabili, la raccolta dei rifiuti e la viabilità. Inoltre, hanno sollevato questioni rimaste in sospeso, come il regolamento movida e i ristori per i danni causati dagli incendi.

L’opposizione ha anche attaccato il “rimpastino” della giunta Lagalla, sottolineando il rischio di compromettere i sacrifici richiesti ai cittadini per il risanamento dei conti del Comune. Sollecitano il sindaco ad intervenire.