Vini: l’eccellenza dell’Isola

La Guida “Vini di Sicilia 2024” è finalmente in edicola

Un atteso ritorno in edicola, quello di «Vini di Sicilia 2024», l’annuale guida del Giornale di Sicilia in vendita a partire da oggi a 3,50 euro più il prezzo del quotidiano, realizzata per il settimo anno di fila in collaborazione con Slow Wine e per la prima volta sostenuta anche dalla Fondazione Federico II. Un viaggio straordinario tra le viti siciliane che mette insieme oltre centoventi produttori. Ieri la guida è stata presentata nella sala Mattarella di Palazzo dei Normanni alla presenza di decine di viticoltori venuti da ogni parte dell’isola che sono stati premiati, durante la cerimonia condotta da Salvo La Rosa, per i loro vini classificati Top. Volti emozionati nascosti dietro sorrisi che raccontano l’amore per «il mestiere più bello del mondo», lo ha definito Arianna Occhipinti dell’omonima azienda agricola con sede a Vittoria.

La collaborazione e il ritorno della guida

Presente alla cerimonia anche Lino Morgante, presidente e direttore editoriale del gruppo Ses Giornale di Sicilia-Gazzetta del Sud: «Il vino è una categoria dello spirito – ha detto – nasce con la cultura siciliana e mediterranea. Per questo la considero un’operazione culturale prima di ogni cosa. È una nostra tradizione, che appartiene al nostro Dna e quest’anno possiamo presentare più cantine. Il vino è un grande ambasciatore, oggi abbiamo etichette importanti e qualità straordinaria».

Riflessioni sulla sostenibilità del settore enologico

La presentazione della guida, inoltre, è stata l’occasione per riflettere sulla sostenibilità del settore enologico attraverso un talk dal titolo «Sicilia, isola biodiversa e sostenibile» moderato dal direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano.

«Il comparto vitivinicolo è la punta di diamante della nostra biodiversità», ha detto Francesco Sottile, professore di arboricoltura e coltivazioni arboree dell’università di Palermo. «Le attività di queste cantine – ha aggiunto – sono espressione straordinaria della valorizzazione della biodiversità specialmente in un momento molto complicato nel quale la crisi climatica si fa sentire. Ma la speranza per un futuro migliore c’è».

Le prospettive positive e gli inviti degli esperti

«Siamo ad oltre 130 aziende recensite – ha spiegato Alessandro Marra, redattore di Slow Wine – raggiungiamo sempre piccoli e giovani produttori, il comparto cresce e le prospettive non possono che essere rosee».

L’invito, dunque, è di acquistare la guida «Vini di Sicilia 2024». «C’è la necessità di continuare un percorso iniziato ormai quasi dieci anni fa – ha detto il direttore Marco Romano – in cui promuoviamo una delle eccellenze della nostra regione, che poi è anche un po’ la mission del nostro quotidiano, che denuncia ma promuove quando questo è meritevole di essere fatto. Le cantine sono cresciute sempre di più nel tempo e sono certificate da Slow Wine, cui sono affidate le recensioni e la classifica dei vini top».

– Vini di Sicilia 2024
– Slow Wine
– Fondazione Federico II


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