/wpes/2/2024/01/Trattori/wpes/2/2024/01/Trattori/wpes/2/2024/01/Trattori/wpes/2/2024/01/Trattori/wp/wpes/2/2024/01/Trattori/wpes/2/2024/01/Trattori/wpes/2/2024/01/Trattoriico. Ma ad oggi, nè da Roma nè da Palazzo Orleans sembrano essere arrivate proposte convincenti. E, nei giorni scorsi, i manifestanti hanno puntato il dito proprio sulla politica, oltre che sulle organizzazioni sindacali di categoria. “Ci sentiamo traditi”, aveva dichiarato Franco Calderone, organizzatore del presidio convocato lunedì alla Prefettura di Palermo. Fra i motivi di dissenso dei manifestanti, vi sono “le politiche dell’UE, dell’Italia e della Regione Siciliana che favoriscono la vendita di prodotti non salubri a danno di quelli siciliani; la mancanza di misure concrete a sostegno dell’agricoltura e dell’allevamento, schiacciati da costi di produzione schizzati alle stelle; la svendita dei terreni alle multinazionali dell’energia; l’inserimento di carne sintetica, cibo preparato nei laboratori e di tutti quei prodotti alimentari che, a differenza dei prodotti siciliani, sono nocivi per la salute; lo spopolamento della Sicilia a causa della continua emigrazione di giovani” – Agricoltori siciliani
– Trattori bloccano la Palermo-Sciacca, presidi ad Agrigento e Modica
– Pietraperzia
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