Ricordo e testimonianza: la commemorazione di Mario Francese
“La memoria che si fa ricordo ma che, soprattutto, si fa testimonianza”. Così il Prefetto di Siracusa, Raffaela Moscarella, ha espresso il suo pensiero durante la cerimonia in ricordo del 45° anniversario dell’uccisione di Mario Francese, il giornalista siracusano assassinato a Palermo il 26 gennaio del 1979.
La cerimonia di commemorazione
Anche quest’anno Assostampa Siracusa, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, l’Associazione siciliana della Stampa, il Comune di Siracusa e il presidio di Libera, ha voluto ritrovarsi, alla presenza dei nipoti di Mario Francese, davanti alla targa che ricorda il cronista del Giornale di Sicilia ucciso.
Un impegno rinnovato
“Ritrovarsi qui, ogni anno, vuole dire rinnovare un impegno – ha sottolineato il segretario provinciale di Assostampa, Prospero Dente – Lo facciamo insieme alle Istituzioni e al mondo della società civile perché quanti hanno sacrificato la loro vita svolgendo il loro compito al servizio della verità e della giustizia appartengono ad ognuno di noi”.
La presenza delle Istituzioni
Al Giardino Francese, oltre al Prefetto, erano presenti il Procuratore della Repubblica, Sabrina Gambino, i Comandanti dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, dell’Aeronautica Militare, della Marina Militare e rappresentanti della Polizia di Stato e di varie associazioni di categoria.
Un ricordo che non deve svanire
Parlando a nome di Libera, Giovanna Raiti, sorella di Salvatore, uno dei carabinieri uccisi il 16 giugno del 1982 sulla circonvallazione di Palermo, ha sottolineato l’importanza di un ricordo che non deve mai venire meno. Ha inoltre menzionato Giuseppe Francese, figlio di Mario, che ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità sulla morte del padre.
Il contributo della comunità
“Siamo orgogliosi di avere avuto un concittadino come Mario Francese. – ha detto l’assessore alla Cultura e alla Legalità del Comune di Siracusa, Fabio Granata – Un professionista che con la sua vita, e con la sua morte, ha testimoniato cosa significhi essere un vero giornalista: avere il culto dell’approfondimento e del racconto dei fatti, anche al più caro dei prezzi. Sappiamo bene oggi quanto ne avremmo bisogno”.
Il futuro della commemorazione
Nel 2025 ricorreranno i 100 anni dalla nascita di Mario Francese. “Sarà l’occasione per ricordare l’uomo oltre che il cronista – ha detto Prospero Dente – Una serie di iniziative che coinvolgeranno le scuole della nostra città prima di un evento conclusivo”.
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