Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’area Sanità è stato finalmente siglato a Roma dopo una lunga trattativa iniziata a febbraio. La Cisl Medici, uno dei protagonisti di questo processo, ha sottolineato che, sebbene il contratto sia stato approvato senza tutti i finanziamenti necessari, esso apporta miglioramenti alle condizioni di lavoro dei dirigenti e dei sanitari dipendenti del Servizio sanitario nazionale pubblico. In particolare, sono stati eliminati tutti i termini ambigui che lasciavano spazio a interpretazioni soggettive. L’accordo prevede anche limiti inderogabili per il numero massimo di guardie e pronte disponibilità per i medici, nonché una serie di provvedimenti e adeguamenti economici come risposta alle difficoltà vissute durante la pandemia. Il contratto interviene anche sull’orario di lavoro, fissando tempi certi per il conferimento degli incarichi dopo 5 anni di servizio e stabilendo regole sulla sicurezza. Inoltre, la norma che riduceva l’indennità di esclusività per i medici a tempo parziale è stata eliminata. La Cisl Medici ha sottolineato l’importanza di continuare il percorso per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, richiedendo maggiori risorse finanziarie e un piano di assunzioni più ampio.
Siracusa, nuovo contratto nazionale per la Sanità. La Cisl: “trattativa importante per il settore” – Siracusa News
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