L’addio a Sebastiano Brancato: ricordando un’artista e un amico
Il 16 gennaio scorso ci lasciava Sebastiano Brancato, le cui esequie sono state celebrate presso la Chiesa di San Giacomo ai Miracoli in Ortigia, gremita per l’occasione, a pochi passi dallo studio dove l’artista siracusano ha lavorato per anni la carta papiro e ha dipinto i suoi quadri a per la comunità artistica
Qui non ricorderemo il marito, il padre, l’amico à d’affetti” cui ci stringiamo nel dolore e nel ricordo à e sincera amicizia, ma soprattutto l’artista, conosciuto e apprezzato non solo nella sua città, ma anche presso un affezionato pubblico, oltre che stimato dagli esperti.
Le parole del critico d’arte Raimondo Raimondi
Riportiamo infatti un contributo del critico d’arte Raimondo Raimondi, pubblicista, direttore della testata Dioramaonline, direttore artistico della Mediterranea Art Gallery. “Sebastiano Brancato da sempre viveva e operava a Siracusa, nello studio di Ortigia, dove creava i suoi dipinti di natura essenzialmente ispirata allo stile dei naïve. Nella pittura ad olio Brancato rappresentava angoli e scorci di un mondo contadino che suscitava meraviglia per quella magica atmosfera senza tempo, composizioni dai colori intensi passate al filtro di una sensibilità artistica e cromatica che non aveva eguali…”
Un talento non pienamente valorizzato
Conoscevo Sebastiano da almeno trent’anni, un buon amico, un appassionato artigiano nella preparazione di pregiati fogli di carta papiro, un ottimo pittore mai abbastanza valorizzato nella sua Siracusa, ma che avrebbe potuto aspirare di diritto a una carriera ricca di soddisfazioni. La sua scomparsa discreta e prematura non gliene ha dato il tempo. Ma tutti i suoi tanti amici, collezionisti ed estimatori lo ricorderanno per sempre.
tura naïf
– Siracusa
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