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Rovinata la stazione dell’acqua a Trapani, Tranchida: l’ombra della mafia

#Trapani

PALERMO – Rubati stanotte cavi in rame al sistema di Di Brescia, nella stazione di rilancio 1, e oggi, Venerdì Santo, a Trapani c’è la Processione dei misteri, giornata il cui il consumo d’acqua aumenta enormemente. “Sono una guerra, a chi serve? Questo atto mafioso penalizza cittadini, attività commerciali e Comune – dice il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida -. Siamo costretti a comprare acqua da Siciliacque con aggravio degli oneri. Si tratta davvero di ladri di polli intenti a rubare dei cavi di pochissimo valore rischiando addirittura la vita entrando nelle cabine ad alta tensione o vi è dietro qualche cosa di molto più grave? Noi siamo convinti che vi sia appunto dell’altro, motivo per cui abbiamo sollecitato la prefettura a un aumento della vigilanza”.

“Quello che è accaduto stanotte – chiude il sindaco – è devastante: distruggere totalmente una stazione di rilancio e fare arrivare acqua a Trapani equivalente a zero rispetto a una produzione che aveva toccato oltre 200 litri al secondo non può essere qualche cosa di fortuito. Siamo in una zona dove gli impianti sono stati realizzati da ditte mafiose e per conto, forse, anche di un sistema mafioso locale che albergava. È inaccettabile che come rappresentanti dello Stato ci facciamo mettere in ginocchio da chi opera ed è mandante di questa operazione, anche perché un ladruncolo o un tossicodipendente non entra in cabine dove rischi di perdere la vita. Questa mattina ho disposto l’apertura del Centro operativo comunale ed ho chiesto alla prefettura di valutare se mandare l’esercito a presidiare Di Brescia”.


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