Il clima si fa sempre più teso all’interno della casa Akragas. Gli Ultras, noti per essere il cuore pulsante del tifo organizzato ad Agrigento, hanno espresso il loro dissenso nei confronti della presidente Roberta Lala e del patron Giuseppe Deni attraverso dei chiari e inequivocabili striscioni esposti fuori dello stadio Esseneto.
In uno dei messaggi si legge: “L’amore per la maglia a noi di certo non è mai mancato, Lala personaggio indesiderato, Deni già dimenticato”, mentre in un altro viene scritto in maniera molto chiara: “Deni vattene”. Questi segnali evidenziano un netto deterioramento del rapporto tra i vertici della società e il tifo organizzato. Sebbene non siano chiari i motivi specifici di questo scontro, è facile ipotizzare che siano correlati alle vicende extracalcistiche che hanno coinvolto l’Akragas.
Lo scorso novembre, la Questura di Agrigento ha vietato le partite con pubblico all’Esseneto a causa dei “pregiudizi di polizia, precedenti penali e diverse condanne definitive” relative al patron Deni. Nonostante ciò, l’Akragas ha impugnato il provvedimento e il Consiglio di Garanzia ha deciso di riaprire lo stadio almeno fino al 28 febbraio. Questo non è però la prima volta che si assiste a manifestazioni di dissenso nei confronti della società: già in passato erano apparsi striscioni contro il patron Deni e il comune di Agrigento sul muro dello stadio Esseneto.
Gli Ultras hanno anche comunicato che non seguiranno più la squadra in trasferta fino alla fine del campionato. La situazione all’interno della casa Akragas sembra essere decisamente critica e in forte evoluzione. Resta da vedere come si evolveranno gli eventi e se sarà possibile trovare un punto di incontro tra la società e il tifo organizzato. La tensione è palpabile e l’incertezza regna sovrana.
anizzato
– Agrigento
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