Ponte sullo Stretto: Pressione estera per la sua mancata realizzazione

L’articolo discute sulla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, che ancora deve essere costruito nonostante le discussioni in corso in Italia. L’autore, Fred Mills, CEO del sito “The B1M”, riporta che l’idea di collegare la Sicilia alla terraferma risale all’epoca degli antichi romani, ma fino ad ora l’unico collegamento disponibile è tramite traghetto, che può impiegare fino a 4 ore di tempo. Il ponte sarebbe un simbolo di fallimento per l’Italia a causa di vari tentativi falliti e dei timori di interventi della Mafia. Ci sono due sfide significative per la costruzione del ponte: le correnti marine contrapposte e la posizione dello Stretto di Messina tra due placche tettoniche, che rendono possibile la presenza di terremoti. Tuttavia, secondo Mills, queste sfide potrebbero essere risolte facilmente con un’infrastruttura adeguata, come un ponte sospeso a campata unica con torri di ancoraggio sulle coste. Inoltre, il ponte sarebbe progettato per resistere ai terremoti grazie a uno stabilizzatore e a impianti di ancoraggio. Mills affronta anche il problema dell’aspetto estetico, sostenendo che il ponte si armonizzerebbe con l’ambiente circostante e diventerebbe una grande attrazione turistica. L’articolo conclude sottolineando i vantaggi del ponte, come l’aumento degli scambi internazionali, il collegamento per l’intero continente europeo e il miglioramento dell’economia del Mezzogiorno italiano.

Ponte sullo Stretto, il rimbrotto dall’estero: “perché non lo avete ancora costruito?”

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