Piscina temporanea nel Pallone: un progetto a rischio per il Comune di Palermo
Nel cuore di Palermo, il centro stampa di Italia ’90, conosciuto come il “Pallone” di viale del Fante, è al centro di polemiche e ritardi per un ambizioso progetto di ristrutturazione e riqualificazione della piscina comunale. Ciò che doveva essere una soluzione temporanea per atleti e appassionati, si è trasformato in un problema economico e organizzativo che mette a rischio il mondo dello sport palermitano.
La storia del progetto
Il Comune aveva ottenuto un finanziamento di 11 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per migliorare la struttura della piscina comunale. Tuttavia, i costi per la realizzazione di una piscina temporanea nel Pallone sono passati da una stima iniziale di 3,5 milioni a un incredibile 8 milioni di euro, più del doppio dell’importo preventivato. Questo improvviso aumento ha costretto il Comune a cercare finanziamenti alternativi e a ripensare l’intero progetto.
Le preoccupazioni del mondo sportivo palermitano
La notizia dell’improvviso raddoppio dei costi ha suscitato preoccupazioni tra gli atleti, le società sportive e il Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) di Palermo. La mancanza di una soluzione temporanea mette a rischio l’attività agonistica e amatoriale, creando incertezza e destabilizzando il mondo sportivo locale.
La ricerca di una soluzione
Il sindaco Roberto Lagalla ha dichiarato che il Comune cercherà di coprire la spesa aggiuntiva utilizzando i fondi regionali a partire dal 2024. Nel frattempo, gli uffici comunali stanno valutando alternative alla piscina temporanea nel Pallone e stanno prendendo in considerazione altre aree per la sua realizzazione. Tuttavia, i lavori alla vecchia piscina comunale partiranno ad aprile, dando alle società sportive qualche respiro, ma la ricerca di una soluzione temporanea resta urgente.
Le critiche all’amministrazione comunale
Alcuni esponenti politici, come Giuseppe Miceli del Movimento 5 Stelle, hanno criticato l’amministrazione per la gestione della situazione, sottolineando l’incremento improvviso dei costi e l’incapacità di rispettare i tempi annunciati. L’attenzione è quindi rivolta verso l’assessore allo Sport, Alessandro Anello, e l’assessore Totò Orlando, affinché forniscano risposte chiare e soluzioni concrete per il completamento del progetto.
In conclusione, la piscina temporanea nel Pallone di Palermo rappresenta un caso emblematico di sfide e difficoltà incontrate nel mondo dello sport e della gestione delle infrastrutture pubbliche. Speriamo che l’amministrazione comunale riesca a trovare una soluzione rapida e efficace per garantire agli atleti e agli appassionati le strutture necessarie per svolgere le proprie attività sportive.
– Niente piscina temporanea nel centro stampa di Italia ’90
– Brutte notizie per lo sport palermitano
– La piscina comunale deve rifarsi il look grazie a 11 milioni del Pnrr
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