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Per Valeria Sudano “sì, il dado è tratto”, Lombardo però…

#Catania

CATANIA. “Sì, il dado è tratto”. Per Valeria Sudano, a questo punto, si gioca a carte scoperte. Anzi, a manifesti scoperti. A più riprese annunciati, da ieri pomeriggio i sei-per-tre elettorali arredano le strade metropolitane. “Catania vale, scegliamola”, è il motto. E non si ritorna indietro. La candidatura a “sindaco” (rigorosamente al maschile, in perfetto stile Meloni) è lanciata.

Il passo in avanti della deputato leghista va però nella direzione con esattezza contraria rispetto ai desiderata dei Fratelli d’Italia, ufficialmente impegnati nel cantiere per l’unità dei partiti di centrodestra. Ma ancora indecisi sul nome da offrire agli alleati. Sergio Parisi o Ruggero Razza (su quest’ultimo c’è il niet più assoluto dei padani di Sicilia). Oramai sparito dai tavoli il nome del cardiologo Pippo Arcidiacono, che proprio nei scorsi giorni aveva rilanciato la propria disponibilità. 


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