La corte d’assise di Palermo ha condannato a due anni e sei mesi di carcere un uomo nigeriano accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Nonostante la condanna, i giudici hanno descritto la vittima, una donna nigeriana, come una “prostituta volontaria” che preferisce dedicarsi alla prostituzione anziché svolgere lavori poco remunerativi. Tuttavia, la corte ha riconosciuto l’esistenza di uno sfruttatore e favoreggiatore che trae profitto dalle prestazioni della donna. La vittima aveva denunciato di essere fuggita dalla Nigeria per sfuggire a un clan mafioso locale e di essere stata sottoposta a torture e violenze in Libia prima di arrivare in Italia. La Procura di Palermo presenterà appello contro la sentenza.
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