Palermo, associazioni universitarie: “Garantire aule riscaldate”
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La situazione di freddo che ha portato all’ipotermia della donna è diventata una preoccupazione per molti studenti e professori dell’Università di Palermo. La condizione è stata descritta come “insopportabile” da alcuni studenti, che hanno detto che le temperature nell’aula erano così basse che era difficile rimanere svegli durante le lezioni. Alcuni professori hanno anche affermato che le temperature nell’aula erano così basse che era difficile concentrarsi sulla lezione.
L’Università di Palermo ha rilasciato una dichiarazione dove conferma di essere “a fondo preoccupata” per l’accaduto, e che sta cercando di risolvere la situazione. La dichiarazione conferma anche che l’università sta lavorando con le autorità locali per risolvere il problema delle temperature basse nell’aula. L’università ha anche ripetuto che la sicurezza dei propri studenti è la loro massima priorità.
Tuttavia, molti studenti rimangono preoccupati per la situazione, e hanno chiesto all’università di fare di più per risolvere il problema. Gli studenti hanno chiesto che l’università fornisca un riscaldamento adeguato per le aule, e che fornisca una maggiore sicurezza per gli studenti. Altresi, gli studenti hanno anche chiesto che l’università fornisca un maggiore sostegno ai professori, in maniera che possano concentrarsi sulla lezione senza preoccuparsi delle basse temperature.
Mentre l’Università di Palermo sta cercando di risolvere il problema, gli studenti sperano che possano essere prese misure per garantire che situazioni come questa non accadano più.
L’Università di Napoli Federico II è al centro di una polemica dopo che una donna è stata ricoverata in ospedale a seguito del freddo estremo nella sua stanza in uno dei dormitori dell’ateneo. La donna, una studentessa di origini africane, è stata ricoverata nell’ospedale Cotugno di Napoli con una temperatura corporea di 33 gradi.
Come riferito, la temperatura nella stanza della donna era di appena 15 gradi, per via di un malfunzionamento al sistema di riscaldamento. L’Università ha sancito che il guasto è stato segnalato il giorno prima dell’incidente, ma non è stato ancora riparato.
Le organizzazioni e i collettivi studenteschi hanno espresso preoccupazione per la situazione e hanno chiesto che l’Università si impegni a garantire una maggiore sicurezza e una migliore qualità della vita per i suoi studenti.
Hanno anche denunciato il fatto che il disagio vissuto dalla studentessa è solo una delle tante difficoltà che affrontano gli studenti all’interno dell’Università. Secondo le organizzazioni, in molte strutture i riscaldamenti sono guasti, perennemente spenti o accesi a intermittenza.
L’Università ha annunciato che sta lavorando per riparare il guasto e che sta prendendo misure per garantire che simili incidenti non si ripetano. Tuttavia, le organizzazioni studentesche hanno chiesto all’Università di fare di più per garantire un ambiente sicuro e confortevole per tutti gli studenti.
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