«Ritengo sia giusto fare chiarezza su questo omicidio e sui discorsi che so io, dare un valore alla persona che sono, dare chiarezza e aiuto alla giustizia, dare un avvenire ai miei figli e alla mia famiglia». Spiega così la sua incursione al processo per l’omicidio dell’avvocato Enzo Fragalà il collaboratore di giustizia Francesco Paolo Lo Iacono. Arrestato a luglio per traffico di droga, viene sentito questa mattina al processo nelle vesti di teste assistito per chiarire alcune sue recenti dichiarazioni rese ai magistrati. Quelle, in particolare, del 4 e dell’8 ottobre scorsi, in cui ha sostenuto di conoscere il mandante dell’omicidio del penalista. Fa il nome di Gregorio Di Giovanni. «Ci dobbiamo dare una lezione a questo avvocato Fragalà». A dirlo sarebbe proprio il Leggi anche altri post su palermo o leggi originale
Omicidio Fragalà, collaboratore fa il nome del mandante. «Alcune famiglie hanno minacciato di uccidere mio figlio»
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