Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, si è espresso sul caso della giudice Apostolico, affermando che se si partecipa a un evento pubblico non si può affermare di essere stati spiati nella vita privata. Se un magistrato usa i social media per divulgare le proprie opinioni, non può appellarsi alla riservatezza. Nordio ritiene che esprimere le proprie idee politiche possa compromettere l’imparzialità di un magistrato. Sulla richiesta di dimissioni della giudice, il ministro afferma che prima di esprimersi è necessario acquisire tutti gli elementi necessari tramite interrogazioni. In merito al filmato diffuso, Nordio afferma che un filmato di un evento pubblico non può essere considerato un dossieraggio, ma può essere realizzato da chiunque, anche da un giornalista. Il ministro critica coloro che sostengono che la documentazione di un evento pubblico violi il diritto alla privacy, sostenendo che partecipando a una manifestazione pubblica non si può affermare di essere stati spiati nella vita privata. Nordio esprime sorpresa nel constatare che tale discorso provenga da alcuni magistrati.
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