Napolitano in città durante l’era delle bombe e dell’attacco alla giustizia

Giorgio Napolitano, l’undicesimo Capo dello Stato italiano, è scomparso all’età di 98 anni. La notizia è stata annunciata da Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che ha firmato una disposizione per decretare il lutto nazionale e bandiere a mezz’asta negli uffici pubblici in suo onore. Napolitano è stato il primo ex comunista ad assumere la carica di presidente della Repubblica e il primo ad essere eletto per due mandati consecutivi. Durante la sua carriera politica, ha ricoperto numerose cariche istituzionali, tra cui quella di europarlamentare, presidente della Camera e ministro degli Interni. Napolitano era anche un convinto europeista e un meridionalista appassionato. Nel 2009, ha denunciato la mancanza di interessi della politica nei confronti del Mezzogiorno. Nel 2010, durante una visita a Reggio Calabria, ha assistito all’esplosione di una bomba davanti alla Procura generale della Corte d’Appello e alla protesta dei migranti nella piana di Gioia Tauro. In quell’occasione, ha partecipato alla celebrazione della Giornata della legalità e ha espresso la sua volontà di non abbandonare la Calabria al pregiudizio e alla calunnia. Durante il percorso da Reggio Calabria al centro della città, le forze dell’ordine hanno trovato una macchina rubata contenente armi e ordigni rudimentali.

Napolitano in città nella stagione delle bombe e dell’attacco alla giustizia

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Messina GN

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