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Monreale, buco di 10 milioni al Comune: coinvolti 36 ex amministratori e dirigenti

#Palermo

A Monreale è l’argomento del giorno. Tanto per il clamore che la notizia ha prodotto, quanto per quello che potrebbe produrre. Sia sotto il profilo del patrimonio, che politico. Con un «invito a dedurre» di pochi giorni fa, la regionale della Corte dei Conti ha chiamato in causa 36 persone, tra ex amministratori ed ex dirigenti comunali, ipotizzando per loro il danno erariale nei confronti del Comune di Monreale. Un affare per nulla irrilevante, se è vero che la cifra che i magistrati contabili contestano ai destinatari del provvedimento non è di bruscolini, ma ammonta a ben 10.106.980,50 euro, oltre gli interessi di mora e l’importo che andrà a maturare. Per tutti si è trattato di una specie di fulmine a ciel sereno, considerato che l’oggetto della questione è una vicenda che sale al lontano 2006, quando l’amministrazione in carica era quella di Toti Gullo.
Quell’anno, il 20 aprile, il Comune stipulò un contratto di lease-back con la Carige, vale a dire una retrolocazione finanziaria, cedendo in una specie di leasing l’immobile di via Biagio Giordano, attuale sede della caserma del gruppo carabinieri Monreale, tenendo contemporaneamente il possesso del bene ceduto.


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