Gli italiani e i siciliani si spostano di meno in auto: la nuova normalità della mobilità urbana
Il rapporto sulla mobilità di GOy ha rivelato una diminuzione del 12% negli spostamenti in auto tra il 2019 e il 2022, con un’analisi dettagliata dei dati provenienti dalle tre città metropolitane della Sicilia: Catania, Messina e Palermo.
L’analisi si basa sui dati anonimizzati di un campione di 484.000 automobili nel 2019 e 512.000 automobili nel 2022, oltre a 80 milioni e 79 milioni di viaggi rispettivamente. Questi dati sono raccolti attraverso le cosiddette “scatole nere” delle automobili, dispositivi dotati di GPS in grado di fornire informazioni sugli spostamenti dei veicoli e altri dati utili alla ricostruzione di sinistri.
Il rapporto ha evidenziato che, nel posttà come Milano, Bologna e Firenze hanno registrato una minore dipendenza dall’auto, con diminuzioni più elevate negli spostamenti.
Una delle principali cause di questa diminuzione è stata attribuita allo smart working e al telelavoro, ereditati dalla pandemia, che hanno modificato i comportamenti di mobilità per i singoli giorni della settimana. Si è notato un maggiore calo di spostamenti il lunedì, rendendolo simile al calo che caratterizzava il venerdì nella mobilità pretà come Napoli, Torino e Palermo hanno mostrato una maggiore dipendenza dall’auto, con percorrenze più alte in rapporto all’area comunale a causa della loro urbanizzazione diffusa. Al contrario, città come Roma hanno registrato spostamenti medi più lunghi, a causa della loro dimensione e della mancanza di sistemi alternativi all’auto su distanze medie.
La velocità media degli spostamenti urbani è aumentata in tutte le città, segno che la congestione del traffico è diminuita. Tuttavia, città come Palermo, Napoli e Torino hanno sofferto maggiormente degli impatti negativi causati dalla circolazione delle automobili, a causa della loro urbanizzazione diffusa.
L’analisi si basa sull’uso di big data per comprendere i nuovi stili di vita delle persone, con l’obiettivo di fornire informazioni utili per la pianificazione della mobilità e dei trasporti. Il rapporto si basa sull’analisi dei Floating Car Data (FCD) forniti da VIASAT, che provengono da “scatole nere” installate su veicoli assicurativi, dotate di GPS per registrare posizione, orario, stato del motore e velocità.
In conclusione, il rapporto sulla mobilità urbana indica un cambiamento significativo nei comportamenti di spostamento degli italiani e dei siciliani, con una diminuzione degli spostamenti in auto e un maggiore utilizzo di alternative come lo smart working e il telelavoro. Questa analisi dei dati fornisce informazioni preziose per la pianificazione urbana e la gestione dei trasporti, evidenziando la necessità di promuovere soluzioni sostenibili e alternative all’uso dell’auto nelle città metropolitane italiane.
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