La relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia (Dia) evidenzia un aumento di minori coinvolti nel traffico e nel commercio di droga, che rappresenta la principale fonte di approvvigionamento per i gruppi criminali. La provincia di
Catania, in particolare, è stata identificata come una zona sensibile al fenomeno, con minori che svolgono ruoli di “vedetta” e “pusher” nelle aree di spaccio più grandi, specialmente nei quartieri popolari di San Cristoforo e Librino-San Giorgio. Nonostante il numero di minori arrestati sia in calo, Catania si posiziona al settimo posto tra le città italiane per il numero di ingressi nei Centri di prima accoglienza. La criminalità minorile nella città è caratterizzata principalmente da reati contro il patrimonio e violazioni delle leggi sulle droghe. Dieci anni fa, il numero di arresti di minori era tre volte superiore, sia a Catania che a livello nazionale. Tuttavia, nel corso degli anni, questo numero è diminuito costantemente. La situazione si aggrava ulteriormente con l’impiego di minori di 14 anni nel traffico di droga, specialmente da parte di organizzazioni criminali storiche. Le autorità stanno concentrando gli sforzi sulla prevenzione e sulla tutela dei minori in situazioni di abbandono e con problemi familiari, mentre il numero di minori coinvolti in attività criminali continua a crescere.
Minorenni spacciatori, “allarme” della Dia su Catania. Arresti in calo
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