Mafia: assolto Andrea Zeta, altri vent’anni al padre
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Il Tribunale di Catania ha emesso una decisione di 1º grado nel processo Zeta, un caso legato all’accusa di associazione mafiosa contro il cantante neomelodico Andrea Zeta. La decisione ha visto l’assoluzione di Filippo Zuccaro “per non avere commesso il fatto” e condanne di 20 anni per Maurizio Zuccaro, padre di Filippo, e 13 anni per Rosario Zuccaro, fratello maggiore di Filippo. Per gli investigatori, Filippo e Rosario avrebbero gestito gli affari dei familiari Santapaola-Ercolano per conto di Maurizio. La decisione di 1º grado rappresenta una vittoria per Filippo Zuccaro, che era stato messo in arresto nel marzo 2019.
Il processo ordinario di 1º grado nella prima sezione penale del tribunale di Catania, scaturito da un blitz di cui si era parlato in tutt’Italia, si è concluso ieri con una lunga serie di assoluzioni. Tra queste, anche quella di Andrea Zeta, difeso dall’avvocato Salvatore Centorbi.
Secondo il tribunale, Zeta non sarebbe stato coinvolto negli affari della famiglia relativi alla presunta estorsione alla discoteca Ecs Dogana club di Catania, contesa tra i rampolli delle due nuclei familiari, Santapaola e Cappello.
Il processo ha messo in luce come, sebbene la fama dell’artista, non vi siano prove sufficienti a incastrarlo nella vicenda. La decisione di assoluzione, quindi, rappresenta una vittoria per l’avvocato Centorbi, che ha saputo difendere efficacemente il suo assistito.
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