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L’arcivescovo Renna: “Osiamo, sia questo il nostro augurio per Pasqua”

#Catania

“Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Catania, “osare” è il verbo che sento sposarsi meglio con gli auguri pasquali di questo anno, e non so trovare pagina biblica più bella e più incoraggiante di quella dove racconta che il mattino di Pasqua, le donne che avevano seguito Gesù fin sotto la croce sfidando il disprezzo e gli sguardi minacciosi delle guardie e dei farisei, si recarono alle prime ore dell’alba al sepolcro”. Inizia così il messaggio di auguri dell’Arcivescovo metropolita di Catania, monsignor Luigi Renna.

“Sono l’immagine di una fede che non se ne sta tranquilla ad aspettare che qualche cosa accada, perché crede che il Salvatore è gia venuto nel mondo; sono l’icona di chi non si rassegna a vedere precluse ogni possibilità di cambiamenti in sé e attorno a sé. Hanno il coraggio di muoversi dalle loro case dopo un giorno di festa vissuto amaramente perché il loro Maestro Gesù era stato crocifisso. Non sapevano cosa le aspettasse, perché avevano solamente la pretesa di ungere il corpo del Signore con i loro unguenti, sicuramente i migliori che avevano potuto comprare, senza temere lo spreco verso chi aveva usato loro gesti di considerazione, lasciando che delle donne fossero le discepole di un Rabbi. In questo momento storico queste donne ci indicano la strada audace di chi vuol prendersi cura di quel corpo piagato che è la nostra società, le nostre città, il mondo che si sta abituando alla guerra e che si sta riabituando a risolvere i conflitti con le armi. Quelle donne ci invitano a prendere con noi quegli unguenti che si chiamano compassione, carità, dialogo, perdono e ci spingono ad andare con coraggio verso situazioni che sono come sepolcri serrati, dove tanti nostri fratelli giacciono”.


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