José Cura: rumore contro violenza sulle donne

Facciamo rumore e non solo l’ennesimo ben intenzionato minuto di silenzio. Facciamo rumore, urlando al mondo il nostro disprezzo per la violenza tutta, con speciale attenzione a quella che nasce nel seno delle nostre relazioni personali, delle nostre famiglie, perché è lì che cresce il veleno prima di dilagare come il peggiore dei virus. Facciamo rumore utilizzando ogni mezzo a disposizione, dai massicci raduni in piazza necessari a rassicurarci di non essere soli in questa lotta, alla lettura cruda dei nostri classici cui autori, uomini come noi, di queste e altre lotte sapevano tanto. Che senso ha urlare — con gole d’oggi — contro la violenza psico-fisica, se poi ci scandalizziamo — con gole di ieri — quando i geni del passato ci allertano, facendo anch’essi profetica denuncia?

Una rivisitazione di “La traviata” al Bellini di Catania

“La traviata degli specchi”, come venne battezzata la storica produzione di Svoboda-Brockhaus — che riprendiamo al Bellini di Catania in questi giorni con la mia direzione musicale — è l’ennesima occasione per riflettere sulla nostra società, guardandoci nello specchio (letteralmente) di quella parigina descritta da Dumas, che prima usò e poi condannò Violetta Valery: donna cui servizi gestiti da “certe” per il piacere di “certi” non garantirono neanche la dignità di poter scegliere come e con chi spegnersi. Sono conscio che il mio parlare di “Traviata” senza eufemismi di maniera, possa scandalizzare…

Combattere il male con l’arte e l’educazione

Se è così chiedo scusa, non perché mi penta di voler far riflettere, ma perché “offendere” non è mio scopo. “Difendere” sì: difendere l’attualità dei messaggi racchiusi nei capolavori classici, contro il centenario impostato di comodo. Finché continueremo a ripetere i classici senza confrontarci con gli avvertimenti in essi racchiusi, non solo staremo convalidando la loro sentenza di morte — dettata dagli anacronistici approcci — ma tutti i minuti di silenzio per le vittime non serviranno, ahimè, a nulla.

Il male va combattuto educando nell’amore vero e nel rispetto sincero, altrimenti prepariamoci a molti minuti di silenzio, tanti che rischieremo di tacere a vita, cosa fortemente gradita da alcuni… Dalla mia, continuerò a usare l’arte per “fare rumore”, spalleggiato dai capolavori che ho il privilegio di navigare, in questo caso, rinforzato dalla travolgente forza del Teatro Bellini di Catania.