Il “caso Apostolico” e la polemica tra giudici e politici
ica dopo aver cassato il trattenimento in cpr di diversi migranti, generando un acceso dibattito tra il ministro Matteo Salvini e i rappresentanti della magistratura. Il presidente della Corte d’appello Filippo Pennisi ha difeso l’autonomia e la professionalità dei magistrati del suo distretto, mentre il membro laico del Csm Felice Giuffré, ha criticato il “creazionismo giudiziario” e sottolineato il rischio per i pilastri dello Stato di diritto.
Il contestato decreto Cutro
I provvedimenti emanati a Catania e in altri distretti, che mettevano in discussione la reale applicabilità del decreto Cutro, hanno scatenato una serie di polemiche e attacchi, compreso il video diffuso dal ministro Salvini. Tutt’ora a Catania, la ferita provocata da queste controversie è ancora aperta.
Le dichiarazioni di Pennisi
Il presidente della Corte d’appello ha rassicurato sulla determinazione della magistratura nel percorrere la via dell’efficienza della funzione giurisdizionale e della giustizia, non lasciandosi influenzare da polemiche e controversie.
La posizione di Giuffré
Il membro laico del Csm ha criticato il “creazionismo giudiziario”, mettendo in discussione i pilastri dello Stato di diritto e accusando l’ordine giudiziario di separarsi dall’ordinamento repubblicano.
Emergenze a Catania
La situazione a Catania è complessa, con una magistratura che deve affrontare numerose emergenze, tra cui un organico ridotto e un aumento della devianza minorile.
Strategie della magistratura
Nonostante le criticità, la magistratura ha implementato nuove strategie per rispondere alla situazione, come l’istituzione di un Osservatorio di monitoraggio della condizione minorile e il progetto ‘Liberi di scegliere’ per aiutare persone a sottrarsi dal destino criminale.
Le sfide della giustizia
Il presidente della Corte d’appello ha sottolineato le difficoltà derivanti da caotici testi legislativi e disorientamenti normativi, ma ha ribadito che la soluzione risiede nel dotare gli uffici giudiziari dei mezzi necessari e sufficienti per garantire la giustizia ai cittadini.
La separazione delle carriere
Infine, è stata evidenziata la preoccupazione per le possibili riforme che potrebbero mettere in discussione principi costituzionali in materia di amministrazione della Giustizia, come la separazione formale delle carriere, che potrebbe compromettere l’equilibrio tra giudici e pubblici ministeri.
In conclusione, il “caso Apostolico” ha evidenziato le tensioni tra magistratura e politica, mettendo in luce le sfide e le difficoltà che la giustizia deve affrontare, soprattutto in contesti complessi come quello di Catania. La necessità di garantire l’indipendenza della magistratura e di adottare soluzioni efficaci per migliorare l’efficienza della giurisdizione rimangono temi centrali in un dibattito sempre più acceso.
– Filippo Pennisi
– Felice Giuffré
– Giuseppe Valentino
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