Il delitto di Valentina Giunta: il processo è gia in ricorso
CATANIA. L’efferato omicidio di Valentina Giunta approda gia in ricorso. Tutto in tempi record, a meno di 2 mesi dal verdetto di 1º grado, con il processo che il 23 gennaio scorso ha visto il Tribunale minorile di Catania condannare a 16 anni il figlio minore, che ha confessato di averla accoltellata a morte nella sua casa, il passato luglio a 2 passi dal Castello Ursino.
La Corte d’ricorso di Catania deciderà il 26 maggio sul appello presentato dal difensore del ragazzo, l’avvocato Francesco Giammona, che in 1º grado aveva chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche. Se accolta, le generiche potrebbero far ridurre la pena.
All’epoca il ragazzo aveva 14 anni. Il suo legale, nell’arringa durante il procedimento di 1º grado, aveva puntato, tra gli svariati punti, sulle tensioni del periodo antecedente al delitto e sugli effetti che queste potrebbero aver avuto sul minore, che dal canto suo aveva sostenuto che era stata sua madre a prendere in mano un coltello dicendogli “Se non torni con me…”; pur senza formulare alcuna minaccia specifica. Nella sua confessione shock, aveva aggiunto: “Io le toglievo ii coltello dalle mani e la colpivo. Io potevo andare via anche perché lei era mi girava le spalle e cercava di allontanarsi, invece io continuavo a colpirla alla schiena”. Una confessione in piena regola, pur arricchita di elementi che non hanno convinto il Giudice Udienza Preliminare Rosalia Castrogiovanni.
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