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Il candidato di Fratelli d’Italia? E’ (forse) questione di ore

#Catania

CATANIA. E certo che gliel’hanno chiesto. Ma non (quanto meno ad oggi) imposto. Ed alla richiesta dei colonnelli romani di Fratelli d’Italia, il vicepresidente del gruppo deputato Manlio Messina non ha mai nascosto le sue perplessità su modi e tempi legati ad una sua probabile candidatura a sindaco di Catania. Una maniera elegante per defilarsi ed imboccare un’uscita di scena da quelle che sono diventate una specie di primarie impazzite dove tutti i giorni spunta fuori un nome diverso da quello di ieri. A margine, va registrato quello che vi abbiamo gia raccontato ieri pomeriggio con l’endorsement dell’autonomista Fabio Mancuso andato addirittura in soccorso dello stesso Messina. Ma tant’è.
Tradotto: il risiko sulla figura che verrà messa in campo dal partito della Premier Meloni, va avanti. Sebbene siamo, inevitabilmente e per fortuna, alle battute finali. 

L’impossibilità del riuscire a trovare una sintesi. Il consueto gioco di veti incrociati: la ridda di riunioni infinite e di telefonate che hanno ingarbugliato ancora di più fatti e possibili chiusure di trattative. Insomma, si è giunti a primavera ed a 2 mesi dal voto, con i capi locali e isolani di FdI, ai quali è toccato rimanere con il classico cerino in mano. “E’ vero, sembra di essere rimasti incartati. Ma in 10 minuti siamo in grado di risolvere la cosa”, si lascia andare un’autorevole fonte interna al partito.
Sebbene, poi, verosimilmente saranno più di 10 minuti, quelli che domani (giovedì) il Responsabile organizzativo, Giovanni Donzelli, impiegherà nello sbrogliare la matassa. Donzelli scende, infatti, a Catania.
E non viene certo per dare 2 morsi ad un’arancino mentre con la sua squadra parla del più e del meno.


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