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Gela, pochi dottori e reparti al collasso: il caso alla Camera

#Caltanissetta

ROMA – Il cagionevole stato di salute dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela finisce sotto i riflettori della Camera dei deputati. I parlamentari del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, Paola De Micheli, Giuseppe Provenzano, Giovanna Iacono e Stefania Marino hanno presentato un’interrogazione a risposta in commissione Salute chiedendo il provvedimento del Ministro Orazio Schillaci. “In Sicilia la situazione sanitaria è preoccupante le strutture attive sono poche e spesso inadeguate, lo staff medico è insufficiente e le problematiche non vengono risolte da anni rendendo la situazione ormai insostenibile”, spiegano e nell’interrogazione snocciolano numeri e cifre che tratteggiano un quadro preoccupante. 

Un organico ridotto, reparti depotenziati, un pronto soccorso che conta di appena 7 dottori (uno per turno più l’astanteria). E non solo. “La neurologia è chiusa e non va meglio per la rete stroke. L’Utin reparto completato da anni con acquisto di apparecchiatura elettromedicali non ha mai preso il via; nefrologia non è operativa da anni se non per il solo servizio dialisi, chiuso anche il centro trasfusionale per assenza di dottori con in pericolo le donazioni di sangue”. Non va meglio negli altri reparti. 


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