La Corte dei Conti Ue ha lanciato l’allarme sui ritardi nell’attuazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza, con richieste di pagamento a fine 2023 notevolmente inferiori alle previsioni. L’Italia dovrà finalizzare il 62% degli investimenti entro il 2026, mentre in generale nell’Ue si è raggiunto solo il 30% dei traguardi. La Corte sottolinea il rischio di non completare tutte le misure previste per tempo e di inefficienze negli esborsi dei fondi. Si discute anche di nuovi meccanismi per condizionare la Coesione a delle riforme.
Allarme della Corte dei Conti Ue sui ritardi nel Pnrr
PAAN
Economia