Droga a Siracusa: richieste di condanna del pm

Il traffico di droga a Santa Panagia

La requisitoria del pm della Dda di Catania, Andrea Norzi, ha portato a presentare al Tribunale di Siracusa le richieste di condanna nei confronti di 13 imputati accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.

L’inchiesta e le misure cautelari

L’inchiesta riguarda un commercio di stupefacenti nel rione di Santa Panagia, una delle piazze di spaccio più floride di Siracusa. Le indagini, condotte dalla Squadra mobile di Siracusa e coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Catania, hanno preso in considerazione il periodo compreso tra novembre 2017 e settembre 2021. Nel luglio scorso, il gip del Tribunale ha firmato 16 misure cautelari, di cui 10 in carcere.

Le richieste di condanna del pm

Il pm ha presentato le seguenti richieste di condanna: 20 anni per Agostino Urso; 12 anni per Pasqualino Urso; 10 anni per Carmela Falco; 12 anni per Manuel Pisano; 8 anni per Concetta Urso; 12 anni per Marco Campisi; 8 anni e 4 mesi per Salvatrice Aglianò; 8 anni per Shaila Tringali; 3 anni e 4 mesi per Vincenzo Davì; 3 anni e 4 mesi per Giuseppe Bronte; 2 anni e 2 mesi per Calogero Benigno; 2 anni e 2 mesi per Alfredo Caruso; 2 anni ed 8 mesi per Emanuele Riani.

Prossima udienza e arringhe difensive

La prossima udienza è fissata per il 23 gennaio 2024, durante la quale spetterà agli avvocati esporre le arringhe difensive. L’avvocato Junio Celesti assisterà Pasqualino Urso, Agostino Urso, Manuel Pisano, Carmela Falco, Shaila Tringali e Vincenzo Davì.

Il sequestro di droga

Durante l’indagine, sono stati sequestrati più di 3 Kg di cocaina, oltre 28 Kg di hashish e varie quantità di marijuana, con un guadagno stimato per il sodalizio criminale di oltre 1 milione di euro.

Le attività illecite a Santa Panagia

Dalle indagini è emersa l’esistenza di una fiorente piazza di spaccio situata in viale Santa Panagia, collegata a un’associazione per delinquere dedita al narcotraffico e alla cessione di sostanze stupefacenti.

Accuse degli inquirenti

Secondo la tesi degli inquirenti, il gruppo si sarebbe avvalso di pusher che operavano anche in turni notturni, garantendo agli assuntori la possibilità di acquistare droga in qualsiasi momento della giornata. Inoltre, diversi corrieri cittadini si occupavano di trasportare la droga dai depositi ai luoghi di custodia.

Canali di rifornimento

I magistrati della Dda di Catania sostengono che il canale di rifornimento della cocaina proveniva dall’hinterland della provincia di Reggio Calabria, coinvolgendo anche fornitori di hashish sia di Palermo che di Siracusa.

Conclusioni

La situazione legata al traffico di droga a Santa Panagia continua a essere sottoposta al vaglio della giustizia, con le richieste di condanna del pm che gettano luce su un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico e alle attività illecite in materia di stupefacenti. Il prossimo sviluppo dell’udienza del 23 gennaio 2024 potrebbe portare indicazioni fondamentali sul destino degli imputati coinvolti nell’inchiesta.

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